k+a 2020.3 : Schweiz – Niederlande Kunst im Austausch | Suisse - Pays-Bas Échanges artistiques | Svizzera – Paesi Bassi Scambi artistici

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     L’impegno della SSAS è rivolto anzitutto all’architettura, ma in questo numero sono le belle arti a essere al centro dell’attenzione. Con immediato entusiasmo abbiamo accolto la proposta di Jan Blanc, professore presso l’Università di Ginevra, di lavorare, sotto la sua direzione scientifica, a un numero dedicato alla genesi dell’immagine della Svizzera in rapporto agli scambi con artisti olandesi.
     La SSAS, infatti, studia il legame tra il patrimonio costruito e l’identità di un luogo: la topografia artistica è da sempre al centro del nostro lavoro. Raramente abbiamo però indagato questo legame nell’ambito delle belle arti o analizzato il rapporto forse più fragile tra la produzione artistica svizzera e il territorio che l’ha generata. Eppure, i parallelismi non mancano.
     Gli architetti e gli artisti svizzeri non hanno mai vissuto sotto una campana di vetro, isolati dal resto d’Europa. Molte delle caratteristiche che vengono di solito associate all’arte svizzera si sono infatti sviluppate grazie all’apporto di artisti stranieri che hanno visitato o soggiornato in Svizzera, oppure alla diffusione delle loro opere sul territorio elvetico.
     Dal momento che non esistono monumenti esplicitamente rappresentativi della Svizzera come nazione, nell’immaginario collettivo l’icona del nostro Paese sono diventate natura e montagne, in particolare. Il caso della pittura olandese offre l’opportunità di risalire alle origini di questa immagine. Dall’inizio dell’epoca moderna i pittori olandesi hanno intrattenuto relazioni regolari con il territorio svizzero e i suoi artisti e hanno così condiviso un immaginario comune che paradossalmente ha dato origine ad alcuni degli aspetti centrali della «Swissness», quali l’arte sacra e la rappresentazione della montagna. La scoperta degli interscambi fra due tradizioni all’apparenza tanto diverse è il tema di questo numero.

 

 

Essay | Essai | Saggio
Jan Blanc
Pays-Bas/Suisse
Un essai d’histoire artistique croisée (XVe-XXe s.)

Riassunto
Paesi Bassi-Svizzera: tentativo di un dialogo storico-artistico (nei secoli XV-XX)
Per capire la storia degli scambi artistici tra gli antichi Paesi Bassi e la Svizzera occorre interrogarsi anzitutto sugli spostamenti degli artisti, delle opere e degli acquirenti, nonché riflettere sulla maniera in cui gli artisti attivi nei due Paesi si consideravano e si immaginavano gli uni rispetto agli altri. Solo un approccio che coniuga le conoscenze sulla geografia artistica con lo studio dei transfert culturali permette di superare la concezione ingenua delle «scuole», delle «influenze» e delle «identità» artistiche, a favore di un’analisi dinamica dei rapporti che gli artisti intrattenevano fra loro alimentandosi e arricchendosi a vicenda.

 

 

Dossier 1
Lucie Rochard
Eine gebändigte Gebirgswelt
Die imaginäre Alpenwelt in der niederländischen Kunst (15.–18. Jahrhundert)

Riassunto
La montagna addomesticata
Durante l’epoca moderna i paesaggisti olandesi sono stati spesso criticati per essersi limitati alla rappresentazione di territori vicini o affini a quelli delle Province Unite. In un primo tempo, le Alpi non erano ancora frequentate dai viaggiatori e di conseguenza per la maggior parte degli artisti facevano parte del regno dell’immaginazione. Dalla fine del XVI secolo, al contrario, la traversata delle Alpi e la loro rappresentazione dal vero diventarono un passaggio obbligato per i pittori. Gli artisti olandesi parteciparono così alla definizione di un’immagine stereotipata delle Alpi e alla sua diffusione tanto nei Paesi Bassi quanto nel resto dell’Europa. La divulgazione di questo immaginario alpino non solo spiega perché nel XVIII secolo le Alpi erano diventate uno dei luoghi comuni della pittura di paesaggio europea, ma attesta anche che le soluzioni iconografiche e formali dei maestri olandesi ebbero un ruolo fondamentale in questo senso, fino a confluire nel paesaggio sublime del XIX secolo.

 

 

Dossier 2
Aude Prigot
«Ein Land, das man einfach malen muss»
Die niederländischen Landschaftsmaler und die Schweiz im 17. Jahrhundert

Riassunto
«Un paese da dipingere» : i paesaggisti olandesi e la Svizzera nel XVII secolo
Nonostante le relazioni commerciali, militari e religiose intrattenute nel XVII secolo dai cantoni elvetici con le Province Unite, restano tuttora diverse zone d’ombra sul ruolo svolto dalla Svizzera nello sviluppo della pittura di paesaggio olandese del Seicento. Nel presente contributo si prende in considerazione non tanto la circolazione di singoli individui quanto la presenza nel repertorio della pittura olandese di motivi svizzeri peculiari, quali il Vorder Glärnisch, l’arco naturale di Pierre-Pertuis o le cascate del Reno a Sciaffusa, che hanno contribuito alla diffusione del patrimonio naturale elvetico in Europa e nell’estetica dell’arte europea.

 

 

Dossier 3
Claudia Gaggetta
L’arte fiamminga a sud delle Alpi
Echi nei dipinti in terre ticinesi tra Quattro e Cinquecento?

Riassunto
Il territorio che oggi costituisce il Canton Ticino è strettamente legato alla storia artistico-culturale del ducato di Milano, al quale è annesso dal 1395. Con l’ascesa al potere di Francesco Sforza nel 1450, l’interesse per le opere fiamminghe della corte milanese favorisce l’importazione di dipinti, in particolare di Rogier van der Weyden, e la circolazione dei modelli in Lombardia. Questo orientamento artistico sembra trovare un'eco anche in Ticino. Le iconografie e composizioni di alcuni dipinti sono infatti legate alla produzione di artisti lombardi particolarmente sensibili alla cultura figurativa franco-borgognona, come Vincenzo Foppa, ed evocano opere fiamminghe ben conosciute in Italia. D’altra parte, i modelli neerlandesi della prima metà del XV secolo sono anche filtrati in Ticino attraverso le stampe di artisti tedeschi, quali Albrecht Dürer, che riscuotono un grande successo a sud delle Alpi.

 

 

Dossier 4
Céline Tritten
Spring et Summer
Mary Moser et l’art hollandais des XVIIe et XVIIIe siècles

Riassunto
Spring e Summer : Mary Moser e l’arte olandese dei secoli XVII e XVIII
Nel 1768 Mary Moser, pittrice svizzera di fiori, fu eletta membro fondatore della Royal Academy di Londra, un privilegio eccezionale per una donna che si era specializzata in un genere pittorico minore della tradizione olandese. Benché lo stile pittorico estremamente levigato e preciso degli olandesi affascinasse gli amatori, Joshua Reynolds, presidente della Royal Academy, lo considerava un talento superficiale, inadeguato alla rappresentazione della bellezza ideale che distingue la grande arte. L’analisi dei dipinti Spring e Summer, realizzati verso il 1780 per la collezione della Royal Academy, rivela il modo in cui Moser giunse a conciliare questi due aspetti del gusto per l’arte olandese e a rinnovare il genere della natura morta florea le. Valendosi del chiaroscuro, degli effetti di trasparenza e di una pennellata libera, Moser riuscì infatti ad andare ben oltre l’imitazione esatta della natura.

 

 

Dossier 5
Laurent Langer
« Les Hollandais furent des maîtres absolus et parfaits »
La réception de la peinture hollandaise du XVIIe siècle chez les artistes suisses du XIXe siècle

Riassunto
La ricezione della pittura olandese del Seicento nell’arte svizzera del XIX secolo
La pittura olandese del Seicento offrì numerosi modelli agli artisti svizzeri del XIX secolo alla ricerca di una connotazione identitaria. Tra gli esempi che gli artisti copiavano nel corso della loro formazione, la pittura olandese serviva quale fonte di ispirazione per le opere d’esordio. L’esercizio della copia veniva praticato in Svizzera presso le collezioni che custodivano dei nuclei di quadri del Seicento, oppure all’estero nei centri di formazione (Parigi, Monaco di Baviera, Bruxelles, Anversa), o direttamente nei Paesi Bassi. Se alcuni artisti traevano spunto dalla pittura olandese in modo mirato, in particolare per composizioni di soggetto religioso, altri vi attingevano in maniera più continuativa nel corso di tutta la loro carriera.

 

 

Dossier 6
Jeanne Gressot
Éliézer et Rébecca au puits
Un tableau néerlandais à la Fondation Martin Bodmer

Riassunto
Eliezer e Rebecca al pozzo : un dipinto olandese nella Fondazione Martin Bodmer
La Fondazione Martin Bodmer, nota in tutto il mondo per la sua collezione di libri e documenti rari, conserva anche una raccolta di opere d’arte figurativa. Tra queste, particolarmente interessante risulta Eliezer e Rebecca al pozzo, dipinto attribuito al pittore olandese Cornelis Cornelisz. Buys. Lo studio di quest’opera ci permetterà di far luce su aspetti poco conosciuti dell’attività di Martin Bodmer come collezionista: il suo interesse per l’arte figurativa, per l’iconografia cristiana e per l’arte e la letteratura dei Paesi Bassi. Il dipinto si inserisce alla perfezione nel catalogo della collezione bodmeriana: trasposizione su tavola di una scena narrata nella Genesi, quest’opera dialoga da un lato con i preziosi testi religiosi della Fondazione, e dall’altro con il tema della storia del libro, uno dei più cari al grande collezionista elvetico. Tra il dipinto di Cornelis Buys II e alcune opere letterarie olandesi presenti nella collezione si possono infatti fare alcuni collegamenti.

 

 

KdS | MAH | MAS
Carolin Krumm
Die Kunstdenkmäler des Kantons St. Gallen VI. Die Region Werdenberg

Der im November erscheinende Kunstdenkmälerband widmet sich der Region Werdenberg ganz im Osten der Schweiz. Autorin Carolin Krumm gelingt es, die Geschichte des Städtchens Werdenberg komplett neu zu schreiben. Dafür war jahrelange Forschungsarbeit in kalten Kellern nötig.

 

 

KdS | MAH | MAS
Daniel de Raemy
Les Monuments d’art et d’histoire du canton de Fribourg VI. Le district de la Broye I. La ville d’Estavayer-le-Lac

Le sixième tome fribourgeois qui paraîtra en novembre s’intéresse à la ville d’Estavayer-le-Lac. Avec une approche novatrice, alliant les recherches historiques et archéologiques, l’auteur Daniel de Raemy met en évidence le processus évolutif de la ville du Moyen Âge jusqu’au XXe siècle.

 

 

Aktuell | Actuel | Attuale
Nicole Bauermeister, directrice de la SHAS
Billet de la direction
Distanciation physique mais convergence des idées

 

 

Aktuell | Actuel | Attuale
Marianne Progin Corti
In memoriam Hermann Schöpfer-Stauffer
16. Februar 1939 – 1. Juli 2020
> Nachruf PDF

 

 

Publikationen der GSK | Publications de la SHAS | Pubblicazioni della SSAS

 

 

Denkmalpflege
Europäische Tage des Denkmals 2020
Lebensraum gestalten – Anbauen, Aufstocken, Neubauen
Nun steht es fest. Die Europäischen Tage des Denkmals vom 12. und 13. September 2020 finden statt. Die diesjährigen Denkmaltage laden unter dem Patronat von Bundesrat Alain Berset zur Debatte über «Weiterbauen – Verticalité – Costruire nel costruito – Construir en il construì» ein.

 

 

Ausstellungen | Expositions | Esposizioni
Der Exotismus kommt ins Palais de Rumine
Der Schweizer Blick nach aussen im Zeitalter der Aufklärung
Auf der ganzen Welt finden aktuell Kundgebungen gegen Rassismus und Ausgrenzung statt. Die Ausstellung Exotic? hinterfragt Klischees, Diskriminierungen und teils negative Blicke auf andere Kulturen, die über Jahrhunderte konstruiert wurden – und sich hartnäckig zu halten scheinen.

 

 

Focus Handwerk
Die Liebe zur Oberfläche
Der Schweizer Blick nach aussen im Zeitalter der Aufklärung
Mit individuellen Lösungen leistet die Firma Kradolfer Gipserhandwerk im thurgauischen Weinfelden einen wichtigen Beitrag zur Baukultur. Jenseits normierter Standardlösungen sucht das Team von Reto und Jörg Kradolfer nach neuen Wegen, um die Vielfalt des Handwerks auszuloten – im Zusammenspiel mit allen am Bau Beteiligten. Zugleich werden in regelmässigen Atelier-Workshops Fachleuten und interessierten Laien spezielle Techniken des Gipserhandwerks vermittelt.

 

 

Auslandreisen | Voyages à l’étranger | Viaggi all’estero

  • Frühling in der Provence
    Höhepunkte der Landschaft, Kunst und Architektur
  • Ravenna, Pavia, Mailand
    Römer, Byzantiner und Germanen im frühmittelalterlichen Oberitalien

 

 

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Prezzo
CHF 25.00
Prezzo membri SSAS
CHF 17.00
Tipo:
Buch
Illustrazioni
117
Numero pagine
80
Autori
Diverse
Numero articolo
K+A-2020.3
Lingua
Deutsch
Französisch
Italienisch
Data di uscita
ISBN
978-3-03797-653-1
Numero volume
71. Jahrgang, 3.2020
Casa editrice
Società di storia dell’arte in Svizzera SSAS